Coaching per il Potenziamento delle Competenze e Crescita personale
Il Coaching è relativamente nuovo in Italia, anche se nasce nella metà degli anni ’70 negli Stati Uniti prevalentemente utilizzato in campo sportivo ( Timothy Gallwey) e poi esteso alla fine degli anni ’80 in campo aziendale (John Withmore) e in seguito nel campo del benessere personale.
Il coach è una figura professionale (riconosciuta dalla legge 4/2013) che non giudica e non consiglia, ma è un alleato che si mette in ascolto e che mette a disposizione del proprio cliente professionalità, metodo, esperienza e riservatezza professionale.
Il coach si pone l’ obiettivo di facilitare un cambiamento in un qualsiasi campo della vita (umano, relazionale o professionale) delineato dal cliente stesso (coachee=colui che si rivolge al coach), che verrà accompagnato alla scoperta o riscoperta delle proprie potenzialità, affinché possa acquisire consapevolezza e ritrovare armonia tra il suo fare, sentire ed essere. Pertanto il coach si propone di sviluppare ciò che la persona ha già dentro di sé, allenandolo ad essere fedele a se stesso.
Percorsi di Coaching
Le aree d’intervento di un percorso di coaching si focalizzano principalmente su:
- Relazioni: capacità di costruire relazioni familiari, professionali e sociali significative
- Autonomia: capacità di scegliere e agire autonomamente, di realizzazione personale e autenticità verso se stessi
- Competenze: capacità di migliorare e delineare modalità e/o strategie efficaci per realizzarsi nello studio, nel lavoro e/o nella vita personale
RELAZIONI
AUTONOMIA
COMPETENZE
Tutte le nostre sessioni possono essere svolte sia in lingua italiana sia in lingua inglese.
Il Life Coaching si rivolge ad adulti, a coloro che stanno vivendo difficoltà in passaggi cruciali della propria vita, crisi organizzative, fallimenti professionali o relazionali oppure che anelano alla realizzazione di desideri e progetti troppo a lungo procrastinati.
Il Life Coaching è un processo, un percorso finalizzato all’azione e a comportamenti che sono verifica e punto di partenza di nuovi progetti. Il cliente scopre come le difficoltà possono divenire occasioni per sviluppare nuove visioni del presente e del futuro e trasformare i propri desideri in piani d’azione. La realizzazione degli obiettivi, autodeterminati dal coachee, avviene grazie alla progressiva riacquisizione di consapevolezza del ruolo di protagonista della propria vita, facendo emergere potenzialità personali specifiche che possono trasformarsi in competenze e talenti in grado di modificare la relazione fra la persona e i suoi contesti.
I genitori di tutto il mondo hanno in comune il desiderio di veder crescere i propri figli sani, sereni e realizzati. Non esiste un manuale di istruzioni per essere un bravo genitore : è piuttosto un viaggio unico per ogni mamma e ogni papà.
I genitori , pur rappresentando una guida e un modello per i propri figli, non sono né dei perfetti né la fonte di tutti i mali.
Allora ti stai chiedendo qual è lo stile genitoriale che sta allontanando tuo figlio da te?
Sei forse un GENITORE AUTORITARIO, eccessivamente severo, controllante, esigente, ipercritico.
Sei forse un GENITORE PERMISSIVO, eccessivamente indulgente, accondiscendente, non esigente.
Sei forse un GENITORE IPERPROTETTIVO, invadente, con scarso incoraggiamento e apprezzamento di attività autonome.
Sei forse un GENITORE NON COINVOLTO, distaccato, trascurane, non impegnato, indifferente.
Forse siete genitori con stili genitoriali molto diversi e conflittuali.
Un Parent Coach lavora in sessione con il genitore che in un certo momento della sua vita ha difficoltà di comunicazione con il proprio figlio, nella gestione del rispetto del proprio ruolo, ha dei dubbi e vuole capire come meglio agire. Infatti il Parent Coaching si pone l’obiettivo di far accrescere nei genitori la consapevolezza sulle loro risorse e sulle loro potenzialità, in modo tale che possano attuare cambiamenti significativi nel loro nucleo familiare.
L’adolescenza è un periodo di transizione molto delicato e rappresenta una fase del ciclo di vita piena di cambiamenti repentini e radicali caratterizzata dalla ricerca e dalla sperimentazione:
- del rapporto con se stessi e la propria visione del mondo per la formazione della propria identità
- del rapporto fra pari che investe l’amicizia per il riconoscimento sociale e l’affermazione nei contesti
- delle capacità di fare ed elaborazione di un progetto di vita valido per il proprio futuro.
Attualmente si assiste ad un incremento di una manifestazione di disagio nei giovani che non studiano, non frequentano corsi di formazione e non lavorano, denominato NEET (Not (engaged) in Education, Employment or Training).
Di fronte a questo disagio giovanile, i genitori vivono in una condizione di impotenza, preoccupazione e timore che spesso sfocia in rabbia, rimproveri, conflitti e litigi senza fine o in silenzi infiniti.
Il Teen Coaching si rivolge ai ragazzi dai 12 anni in poi, affinchè l’adolescente possa raggiungere una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e delle proprie azioni per restare focalizzato sui propri obiettivi scolastici, sportivi o di vita, continuando a credere in se stesso. Il compito del coach per adolescenti è quello di aiutare i ragazzi a partire dal qui ed ora nell’esplorazione dei loro sogni, identità, valori, attitudini che successivamente si trasformano in progetti e i progetti in programmi di allenamento e costruzione di un primo progetto di vita gratificante.
Uno spazio particolare viene dedicato al Sibling Coaching che si rivolge ai fratelli e alle sorelle di bambini, ragazzi e/o adulti con disabilità.
Studi recenti hanno evidenziato come la gravità sintomatologica, il grado di abilità sociale e adattiva, le abilità comunicative e l’eventuale presenza di problemi comportamentali o legati alla sfera emotiva, influenzino il benessere dei siblings e la qualità della relazione tra fratelli. In particolar modo sono stati indagati i livelli di autostima, della percezione del sé e del proprio senso di adeguatezza, di rabbia e ansia legati all’eccessiva richiesta di prestazione o alla preoccupazione per il futuro, per il “dopo i genitori”.
Il compito del coach è quello di accompagnare i siblings a partire dal qui ed ora nell’esplorazione delle loro emozioni, della loro motivazione affinchè possano sviluppare strategie efficaci per la gestione dello stress e dell’ansia e possano creare una maggiore consapevolezza della loro individualità e unicità in armonia con il loro ruolo di fratello o sorella.